Dopo le gallerie fotografiche degli show A e B del 14° Budapest Circus Festival, che ritrovate cliccando sui link proposti qui sotto, vi presentiamo oggi le immagini dello spettacolo "New Comer" in scena nella capitale ungherese lo scorso venerdì. Si tratta di uno spettacolo dedicato agli artisti locali, spesso emergenti.
Un ringraziamento particolare alla Direzione del Festival per l'accoglienza e
all'amico Massimo per immagini e testi.
Accanto agli spettacoli di selezione A e B il Festival di Budapest si contraddistingue per la presentazione di uno spettacolo denominato “New Comer”. È lo stesso Peter Feketé ad aprire con un breve discorso questo spettacolo, spiegandone le ragioni. Gli organizzatori della kermesse si pongono fondamentalmente due obiettivi: la presentazione agli abitanti della capitale magiara fra i migliori numeri circensi in circolazione, ma anche l'esibizione dei giovani artisti ungheresi davanti ai numerosi professionisti impresari e circensi che accorrono ogni due anni in Ungheria durante la seconda settimana di gennaio. Una modalità per promuovere giovani talenti ungheresi che avrebbero più difficoltà per farsi notare
Lo spettacolo è organizzato con lo stesso dispendio di energia degli show di selezione, quindi con la presenza dell'ottima orchestra, di due presentatori e naturalmente del corpo di ballo che come negli show di selezione, con velocissime coreografie, copre "i buchi" necessari per la preparazione della pista.
Un vivace balletto accoglie tutti gli artisti che si esibiranno davanti a un pubblico di professionisti, ma allo stesso tempo anche caloroso e magnanimo di applausi.
Appartiene alla dinastia circense della famiglia ungherese Vargas (che in Ungheria gestiscono due complessi: il "Circo americano" e il "Circo Vargas"). Il giovane Huan apre lo spettacolo gionglando palline, clave e cerchi. Il numero classico, con una musica latina ritmata e accattivante, riesce a trascinare il pubblico: raccoglie infatti molti applausi soprattutto quando lancia in aria sette palline e poi sette cerchi. Da sottolineare anche i passaggi con 6 clave.
Anna Demeter invece presenta un numero mixato fra corda brasiliana e corda verticale. Anna fa parte dell’organizzazione del Festival, essendo una delle responsabili delle "relazioni internazionali". Accanto al suo lavoro impiegatizio ha negli ultimi anni maturato la voglia di cimentarsi a livello artistico e ha trovato in Kristian Kristoff un professionista che ha saputo valorizzarla
In un anno di lavoro intenso e costante Kristian è riuscito a preparare un numero di buon livello. Sulle musiche dei Queen, Anna effettua alcuni passaggi degni di lode come la doppia o tripla piroetta, nonché una presa per i talloni. Se in soli dodici mesi è stato raggiunto questo livello, certamente con ancora un po' di training il numero non potrà che migliorare ulteriormente e raggiungere livelli di assoluto pregio. Un doppio bravo ad Anna per il talento e l'impegno, e a Kristian per la qualità che ha saputo far emergere e la messa-in-scena.
Gyarmati Aniko e Takacs Lazlo sono la coppia di comici che strappa qualche sorriso soprattutto con una ripresa con il naso da clown. È una rielaborazione di quanto capita talvolta di vedere con le lucine colorate che passano da un dito all’altro, o si posano sugli abiti e su parti del corpo.
Renata Szakalas proviene dalla Scuola di Circo cittadina. Il suo numero è pulito, con molte spaccate e prese per i talloni. Buona la messa in scena e la padronanza della pista.
L’adagio acrobatico e di "Aando" (Kodak Anna e Zsilak Oliver) si ispira alla storia di Adamo ed Eva: un numero con una bella coreografia, bei costumi e con gli spilli tipici di questa specialità. Una performance ben studiata, senza sbavature che si può apprezzare sia in spettacoli circensi che in varieté.
Il “Duo Donnert” (Donnert Ryan e Szécsenyi Anna) scatena un grande entusiasmo con le evoluzioni ai pattini rotelle scatena un grande entusiasmo, e trova tutti concordi in una standing ovation finale più che meritata. Il numero è molto dinamico, senza pause eccessive tra uno spillo e l’altro, ed è valorizzato anche dalla presenza di 5 ballerine che si muovono in sintonia con la colonna sonora. Si tratta di una performance che non avrebbe sfigurato nemmeno negli spettacoli di selezione. Da sottolineare come, rispetto ad altri numeri del programma, si vede che i due artisti hanno già calcato le piste circensi (fra l’altro facevano parte del programma 2021 del Circo di Jozsef Richter).
Herczeg David presenta un classico numero di Rola-rola. La giovane età, unita all’emozione di lavorare davanti a un pubblico qualificato, gli ha giocato un po' contro facendogli commettere qualche imperfezione.
Ha una buona coreografia e una discreta qualità la corda verticale presentata da Novakovics Noemi. Anche lei proviene dalla scuola ungherese, è giovane e senz’altro con un po' di esperienza riuscirà a valorizzare ancor di più la performance, già attualmente di buon livello.
Zsalek Aron è l’altro giocoliere previsto nel programma del "Newcomer". Se dal lato della messa in scena il numero potrà usufruire di qualche miglioramento futuro, dal lato qualitativo il livello è già buono. Aron giongla prima tre palline in svariati modi, poi in un crescendo continuo arriva fino a 7, mentre con i cerchi raggiunge l’apice lanciandone 8 contemporaneamente. Il numero, ambientato in un aeroporto, presenta anche una particolarità poiché la valigia camuffa in realtà un hoverboard che consente alcuni passaggi molto originali.
Horvath Judit effettua la prima parte della sua esibizione al trapezino completamente bendata, mentre la seconda parte è sottolineata da alcuni equilibri con la forza del collo e dei talloni. Un'esibizione da vedere volentieri.
È stato molto apprezzato il numero di Grandpierre Gabriel, ma avrebbe fatto un'ottima figura anche fra gli artisti in competizione al 14° Festival di Budapest. Ha un corpo molto snodato che gli consente di fare piegate e spaccate in tutti i modi, valorizzati da un portamento e una presenza elegante. Il numero è accompagnato da una colonna sonora di musica classica, impostato bene e qualitativamente ineccepibile. La standing ovation che il pubblico gli ha meritatamente attribuito è un riconoscimento anche alla sua insegnante, Eva Nereus, un nome noto nel panorama circense magiaro.
È di impatto la performance alle cinghie di Csanady Bernat, sottolineato da una musica francese melanconica.
La chiusura dello spettacolo è affidata alla magia di un altro cognome importante del panorama circense ungherese: Eotvos. Christopher è il figlio di Susy (che nell’ambito del festival è una sorta di "angelo protettore" dei giurati, nonché "Special Guest") che ha creato negli ultimi anni, dopo aver lasciato il circo che da quasi vent’anni gestiva con il fratello, un proprio complesso di medie dimensioni. Il numero di magia, con un'impostazione classica, è basato sui "grandi trucchi" con sparizioni e apparizioni delle assistenti.
Quest’anno il programma ha avuto due artisti "fuori-paese", ovvero non ungheresi. Dall'Accademia del Circo di Verona è arrivata Alice Casaglia che presenta un numero di verticali ambientato in un atelier. Il numero è originale poiché i manichini sono utilizzati come base per le verticali, ma soffre del fatto che, avendo appena concluso il periodo scolastico, non ha ancora un buon rodaggio di pista e pubblico.
É invece una combinazione di giocoleria con i cerchi e passaggi con gli hula hoop l’esibizione presentata da Husain Gulyamov, proveniente dall’Accademia per il Circo e Varietà di Kiev.
I prolungati applausi finali evidenziano come l’obiettivo sottolineato dal presidente Feketé sia stato raggiunto! Appuntamento a gennaio 2024, nuovamente occasione per assistere ad un"ottimo circo".