In Italia da molti anni non veniva presentata una produzione circense con artisti provenienti dalla stessa nazione. Nella seconda parte degli anni '80 e in parte anche nei primi anni ‘90 Walter Nones si era cimentato con alcune tournée di grande successo con il circo di Mosca, così come una produzione interamente cinese, ma dopo queste esperienze non ne seguirono altre.
Il ritorno di una produzione totalmente dedicata ad una nazione si deve ora alla famiglia Zoppis che a dicembre 2017 ha presentato a Roma uno show interamente cubano, con un successo oltre ogni aspettativa, tanto da rimanere nella capitale oltre tre mesi. Dopo la chiusura della tournée 2017/2018 lo scorso maggio, quest’anno i produttori hanno riproposto lo show nuovamente a Roma agli inizi di dicembre.
Presentare produzioni “originali” è una caratteristica ormai consolidata della famiglia Zoppis: dal 2000 si è inizialmente impegnata con uno dei primi circhi acquatici, che negli anni ha saputo differenziarsi dagli altri per la mancanza di animali, ma con la presenza di pupazzi e di un palco posto sopra una piscina d’acqua. Successivamente ha importato dalla Spagna il Circo degli orrori, con un successo tale che ha lanciato la creazione di programmi simili da parte di altri produttori circensi.
Tramite Heidi Faggioni (sposata con Corty Zoppis) questo complesso ha, infatti, legami molto stretti con la penisola iberica, dove dalla metà degli anni ‘80 i Faggioni si erano trasferiti con il loro circo (in Italia operavano sotto il nome di Circo do Brazil) e dove per oltre un ventennio sono diventati il più grande (o comunque fra i più grandi) complesso spagnolo.
Lo spettacolo 2018/19 si svolge sotto uno chapiteau di 38 metri con cupola rotonda, con colori esterni bianchi, blu e rossi tanto da ricreare la bandiera dell’isola caraibica. L'ampia hall è corredata di chiringuiti dove assaggiare le specialità caraibiche, tra cui anche i famosi cocktail. Le intenzioni della produzione erano quelle di innestare sul filo conduttore dello spettacolo 2017/18 alcune attrazioni diverse, ma a causa di una nuova legislazione cubana alcuni artisti scritturati non hanno potuto espatriare. Lo spettacolo di quest’anno è dunque pressoché lo stesso, anche se più ricco dal punto di vista dei costumi. Di seguito la scaletta del programma:
Preshow con comico in sala mentre il pubblico prende posto
Introduzione orchestrale
Balletto iniziale (12 ballerini)
Pose plastiche (quattro artisti)
Balletto con percussioni sulle sedie
Entrata comica coinvolgendo una persona del pubblico
(mimo guidando autovetture)
(mimo guidando autovetture)
Capelli d’acciaio. Due ragazze effettuano una esibizione aerea sostenute solo con i capelli, con una serie di passaggi dove una fa da porteur . Di effetto per l’originalità e la bravura delle due artiste
Giocoliere con clave, palloni e cerchi. L’artista ha un’ottima comunicativa e una musica accattivante con grande impatto sul pubblico
Barra russa otto artisti alle prese con salti nelle diverse modalità tipiche di questa disciplina
Cantante in una tipica melodia caraibica
Palo fisso: in questa specialità le donne stanno primeggiando e anche in questo show sono due ragazze a cimentarsi nelle salite e discese
Ripresa comica con il pubblico
Elastici aerei. Il numero effettuato è di impatto perché svolto tutto al buio in modalità fosforescente, mentre sulla pista con grandi ali alcune ballerine eseguono passi di danza
Pausa
Introduzione orchestra
Altalena russa: sono impegnati otto artisti con arrivi a volte sulle spalle e a volte sul materasso
Entrata comica (ripresa cinematografica)
Balletto
Cerchio aereo
Bascula con un gruppo di otto artisti che arrivano anche in quinta colonna o su una sedia sostenuta dal porteur, con diversi salti mortali
Finale con tutta la compagnia e una grande torta per festeggiare i cinquant’anni del circo di Cuba
Uno spettacolo molto gradevole, simpatico e coinvolgente che racchiude un bel mix di musica dal vivo, cantante, bei costumi, luci ben dosate e numeri precisi. Grazie alla dinamicità di Heidi Faggioni che si occupa di tutto il marketing, il Circuba è ormai un “aficionados” delle udienze papali, ma questa volta coinvolgendo il pontefice nel numero di giocoliera ha consentito al circo di avere una risonanza unica.
Circuba attualmente si trova a Napoli fino al prossimo 24 marzo, dove concluderà la tournée invernale 2018/19. Speriamo che nell’autunno 2019 il volo che riporterà in Italia i quaranta componenti della troupe atterri nel nord Italia!
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