In Svizzera si sta studiando come tornare a vivere i "grandi" eventi quali spettacoli, concerti e sport. Secondo indiscrezioni, salvo peggioramenti significativi della pandemia, entro luglio in Svizzera sarann nuovamente permessi eventi con un massimo di 1'000 persone.
Questo comporterebbe probabilmente la partenza anche del Circo Knie che ha già comunicato, tramite le sue pagine social, di partire in tour unicamente quando si potranno accogliere almeno 1'000 spettatori.
Concerti e festival musicali con 1'000 partecipanti entro luglio, 5'000 persone entro settembre, sarebbe questo il progetto per la riapertura dei grandi eventi al vaglio dell'UFSP di Alain Berset.
Lo sostiene, attraverso una serie d'indiscrezioni il SonntagsBlick che specifica come - questi dettagli - non siano affatto incisi nella pietra e il fascicolo in questione dovrà essere ancora sottoposto al Consiglio federale e poi ai cantoni. A dire la sua sarà poi, ovviamente, anche l'andamento della pandemia.
L'idea, verosimilmente, è quella di mettere le mani avanti al più presto in vista di un'estate sempre più vicina e che si spera possa essere il più normale possibile. Anche in Ticino, se il Festival del film di Locarno è pronto a un'edizione (quasi) normale e in presenza, c'è chi - come Estival - ha deciso di alzare bandiera bianca anche nel 2021.
Una presa di posizione chiara da Berna, in questo frangente, è importante anche per gli organizzatori di festival & co. che potrebbero già iniziare a lavorare, sapendo - eventualmente - di poter contare sugli aiuti statali in caso le cose dovessero peggiorare.
Parola chiave: ottimismo - Attualmente, per Alain Berset e la Confederazione la parola chiave sembrano essere "ottimismo" e "rischio calcolato", grazie al vaccino che si ipotizza somministrato a tutta la popolazione adulta entro luglio (ma che è in ritardo in diversi cantoni) e alla tendenza pandemica, con una lieve risalita rispetto a Pasqua per quanto riguarda i contagi, ma non le ospedalizzazioni. Per quanto riguarda le riaperture che varranno da lunedì, sono in diversi però a temere che si tratti di una mossa azzardata e poco lungimirante.
«Un allentamento, con la curva di casi che abbiamo oggi porterà a un nuovo aumento dei contagi e a nuove morti inutili», commenta al Blick l'epidemiologa dell'Università di Ginevra, Isabella Eckerle.