Giovedì è partita la 9a edizione del Festival internacional del Circ Elefant d'Or, kermesse circense in scena a Girona (ES) fino al prossimo 18 febbraio 2020.
Ieri vi abbiamo presentato le immagini del primo show, che potete rivedere al seguente indirizzo web:
Sempre grazie all'amico Massimo, ospite della kermesse spagnola, vi possiamo presentare oggi foto e commenti riguardanti il secondo spettacolo di selezione.
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Prima di parlare dello spettacolo rosso (spettacolo di selezione B) una veloce veduta degli esterni del Festival internationale Elefant d’Or di Girona, che si svolge sotto uno chapiteau rotondo senza antenne (sostenuto da archi esterni) e che accoglie circa 2'300 persone. Per gli artisti è montata invece una tensostruttura a tre punte, all’interno della quale ognuno ha un camerino, mentre il pubblico entra da una struttura stabile in muratura all’interno della quale sono stati predisposti stand inerenti sia l’attività professionale circense, che per vendita.
Al centro troviamo una pista con tavoli dove gli spettatori possono accomodarsi, mentre agli angoli sono predisposti dei desk dove gli artisti autografano il programma. Un tunnel collega poi il building con il circo: una soluzione interessante e allo stesso tempo molto comoda per gli spettatori che trovano un servizio quasi come a teatro.
Girona divide i due spettacoli di selezione in blu e rosso: per il secondo spettacolo in gara gli spettatori sono accolti nella tenda principale, dove le luci sono quasi tutte rosse.
Dopo l’introduzione musicale degli 8 componenti dell’orchestra del festival diretta dal francese Pierre Pichaud, le sei ballerine bielorusse con un nuovo balletto accompagnano la parata di tutti gli artisti.
Genis Matabosch, l’ideatore di questa manifestazione, dà il benvenuto ed apre ufficialmente la gara.
"Red Sails" è il nome del duo russo-bielorusso che fa parte della compagnia Rosgoscirk (www.circus.ru) che si presenta ai tessuti aerei. Alesia & Ekaterina effettuano evoluzioni a grande altezza, dove una delle due artiste ha sempre il ruolo del porteur. La loro esibizione è di ottima qualità, con molte prese per i piedi.
Arriva dal Messico Luis Gerardo Cuevas, proveniente da una famiglia di circo Sudamericana che dal 2016 viaggia con un proprio complesso di 36 metri denominato “Circo Americano” (agli inizi del 2000 invece erano titolari del Golden Circus). Luis con il suo numero di giocoleria rappresenta uno dei punti di forza del loro programma, ma anche a Girona si fa onore gionglando clave, cerchi, palline e cappelli. I momenti clou sonoquando lancia 7 clave e poi 9 cerchi.
Negli spettacoli circensi sono poche le donne nel ruolo di comiche: probabilmente una delle più famose è stata la russa Antoshka che lavorò in Italia agli inizi degli anni '90 nella tournée del Circo di Mosca su ghiaccio,organizzata da Walter Nones, e che poi ebbe un buon successo anche in Germania in vari show. La russa Oksana Awkward prova a eguagliare la sua connazionale: ha una maschera buffa con capelli fucsia, un trucco vistoso e costumi vivaci, mai tradizionali, mentre anche le sue entrate sono del tutto nuove. La prima e una rivisitazione della favola di Biancaneve. Oksana fa parte del great moscow state circus (www.bigcircu.ru) e ha fatto parte spesso degli spettacoli dei fratelli Zapashny.
Anche David Meraz è un artista messicano con origini circensi. Il suo numero è un mix fra dislocatore e contorsioni con alcune piegate di effetto.
Vladimir Ivanov invece è uno dei pochi artisti che esegue un numero di rulli in equilibrio su trapezio (gli altri dovrebbero essere il messicano James Gonzalves, oggi ingaggiato da Kurios del Cirque su Soleil - e Jonathan Riquelme). Parte con una verticale con trapezio in oscillazione e poi in un crescendo di difficoltà, fino ad arrivare ad un equilibrio su sette rulli con il trapezio praticamente in cupola.
Oksana nella nuova entrata coinvolge nuovamente il “suo principe azzurro”, questa volta scherzando con lunghe piume.
Quest’anno Genis Matabosch ha voluto omaggiare il circo russo in quanto ricorrono i 50 anni della prima tournée di artisti sovietici in Spagna. Era infatti il 1970 quando tre impresari (di cui un certo Arturo Castilla, che aveva collaborato anche con la famiglia di Enis Togni) portarono nei palazzetti dello sport di tre città Madrid, Barcellona e Lisbona/P) il primo complesso sovietico che ebbe molto successo, tanto da essere soprannominato “Il circo degli orsi”, per il clamore che creò il numero di Valentin Filatov. Negli anni ‘70 seguirono altre due tournée che toccarono un maggior numero di città: quella del 1973 sempre nei palazzetti con un nuovo numero di orsi (Dennisov) e i cosacchi, mentre quella del 1977, la prima sotto tenda, che ebbe come punto di forza il
clown Oleg Popov.
I rapporti fra Genis e le maggiori organizzazioni circensi russe sono sempre stati molto intensi, tanto che in 8 edizioni sono state più di 50 (su un totale di 185) le attrazioni con quella matrice (153 artisti), presentate sia da Rosgoscyrk, Circ Nikulin, Circ Bolshoi, oltre ad artisti indipendenti.
Non deve meravigliare pertanto se la barra russa in competizione arriva da una delle repubbliche russe più lontane (Yakutia): una regione immensa a nord della Siberia. I tre artisti provengono dalla scuola del circo della capitale (Sacka Circus) e presentano un numero ballando e scherzando con il pubblico, con una musica molto ritmata. Diversi doppi salti mortali e anche un triplo.
Anche il Trio Poselskii ha avuto il supporto della messa in scena della Chernov Creation (www.chernovcreation.com).
Nello spettacolo blu la Yinchuan Acrobatic Troupe aveva presentato una performance con le biciclette. In quello rosso 5 ragazze in eleganti costumi bianchi con decorazioni floreali si esibiscono nel lancio di tazzine sui monocicli alti.
Anche l’apertura della seconda parte parla russo: i quattro componenti della Troupe Volozhanin si presentano con evoluzioni su una alta scala (fissata con tiranti) sulla quale salgono e scendono tenendo in equilibrio sulla testa le partner (3 colonna) o tramite pertiche. La novità consiste nel fatto che la scala si muove, dando dinamicità e permettendo anche figure originali.
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Prima di parlare dello spettacolo rosso (spettacolo di selezione B) una veloce veduta degli esterni del Festival internationale Elefant d’Or di Girona, che si svolge sotto uno chapiteau rotondo senza antenne (sostenuto da archi esterni) e che accoglie circa 2'300 persone. Per gli artisti è montata invece una tensostruttura a tre punte, all’interno della quale ognuno ha un camerino, mentre il pubblico entra da una struttura stabile in muratura all’interno della quale sono stati predisposti stand inerenti sia l’attività professionale circense, che per vendita.
Al centro troviamo una pista con tavoli dove gli spettatori possono accomodarsi, mentre agli angoli sono predisposti dei desk dove gli artisti autografano il programma. Un tunnel collega poi il building con il circo: una soluzione interessante e allo stesso tempo molto comoda per gli spettatori che trovano un servizio quasi come a teatro.
Girona divide i due spettacoli di selezione in blu e rosso: per il secondo spettacolo in gara gli spettatori sono accolti nella tenda principale, dove le luci sono quasi tutte rosse.
Dopo l’introduzione musicale degli 8 componenti dell’orchestra del festival diretta dal francese Pierre Pichaud, le sei ballerine bielorusse con un nuovo balletto accompagnano la parata di tutti gli artisti.
Genis Matabosch, l’ideatore di questa manifestazione, dà il benvenuto ed apre ufficialmente la gara.
"Red Sails" è il nome del duo russo-bielorusso che fa parte della compagnia Rosgoscirk (www.circus.ru) che si presenta ai tessuti aerei. Alesia & Ekaterina effettuano evoluzioni a grande altezza, dove una delle due artiste ha sempre il ruolo del porteur. La loro esibizione è di ottima qualità, con molte prese per i piedi.
Arriva dal Messico Luis Gerardo Cuevas, proveniente da una famiglia di circo Sudamericana che dal 2016 viaggia con un proprio complesso di 36 metri denominato “Circo Americano” (agli inizi del 2000 invece erano titolari del Golden Circus). Luis con il suo numero di giocoleria rappresenta uno dei punti di forza del loro programma, ma anche a Girona si fa onore gionglando clave, cerchi, palline e cappelli. I momenti clou sonoquando lancia 7 clave e poi 9 cerchi.
Negli spettacoli circensi sono poche le donne nel ruolo di comiche: probabilmente una delle più famose è stata la russa Antoshka che lavorò in Italia agli inizi degli anni '90 nella tournée del Circo di Mosca su ghiaccio,organizzata da Walter Nones, e che poi ebbe un buon successo anche in Germania in vari show. La russa Oksana Awkward prova a eguagliare la sua connazionale: ha una maschera buffa con capelli fucsia, un trucco vistoso e costumi vivaci, mai tradizionali, mentre anche le sue entrate sono del tutto nuove. La prima e una rivisitazione della favola di Biancaneve. Oksana fa parte del great moscow state circus (www.bigcircu.ru) e ha fatto parte spesso degli spettacoli dei fratelli Zapashny.
Anche David Meraz è un artista messicano con origini circensi. Il suo numero è un mix fra dislocatore e contorsioni con alcune piegate di effetto.
Vladimir Ivanov invece è uno dei pochi artisti che esegue un numero di rulli in equilibrio su trapezio (gli altri dovrebbero essere il messicano James Gonzalves, oggi ingaggiato da Kurios del Cirque su Soleil - e Jonathan Riquelme). Parte con una verticale con trapezio in oscillazione e poi in un crescendo di difficoltà, fino ad arrivare ad un equilibrio su sette rulli con il trapezio praticamente in cupola.
Oksana nella nuova entrata coinvolge nuovamente il “suo principe azzurro”, questa volta scherzando con lunghe piume.
Quest’anno Genis Matabosch ha voluto omaggiare il circo russo in quanto ricorrono i 50 anni della prima tournée di artisti sovietici in Spagna. Era infatti il 1970 quando tre impresari (di cui un certo Arturo Castilla, che aveva collaborato anche con la famiglia di Enis Togni) portarono nei palazzetti dello sport di tre città Madrid, Barcellona e Lisbona/P) il primo complesso sovietico che ebbe molto successo, tanto da essere soprannominato “Il circo degli orsi”, per il clamore che creò il numero di Valentin Filatov. Negli anni ‘70 seguirono altre due tournée che toccarono un maggior numero di città: quella del 1973 sempre nei palazzetti con un nuovo numero di orsi (Dennisov) e i cosacchi, mentre quella del 1977, la prima sotto tenda, che ebbe come punto di forza il
clown Oleg Popov.
I rapporti fra Genis e le maggiori organizzazioni circensi russe sono sempre stati molto intensi, tanto che in 8 edizioni sono state più di 50 (su un totale di 185) le attrazioni con quella matrice (153 artisti), presentate sia da Rosgoscyrk, Circ Nikulin, Circ Bolshoi, oltre ad artisti indipendenti.
Non deve meravigliare pertanto se la barra russa in competizione arriva da una delle repubbliche russe più lontane (Yakutia): una regione immensa a nord della Siberia. I tre artisti provengono dalla scuola del circo della capitale (Sacka Circus) e presentano un numero ballando e scherzando con il pubblico, con una musica molto ritmata. Diversi doppi salti mortali e anche un triplo.
Anche il Trio Poselskii ha avuto il supporto della messa in scena della Chernov Creation (www.chernovcreation.com).
Nello spettacolo blu la Yinchuan Acrobatic Troupe aveva presentato una performance con le biciclette. In quello rosso 5 ragazze in eleganti costumi bianchi con decorazioni floreali si esibiscono nel lancio di tazzine sui monocicli alti.
Anche l’apertura della seconda parte parla russo: i quattro componenti della Troupe Volozhanin si presentano con evoluzioni su una alta scala (fissata con tiranti) sulla quale salgono e scendono tenendo in equilibrio sulla testa le partner (3 colonna) o tramite pertiche. La novità consiste nel fatto che la scala si muove, dando dinamicità e permettendo anche figure originali.
Nella sua ultima ripresa Oksana coinvolge tutti gli spettatori, dividendoli in gruppi e facendoli urlare.
Cambia l'atmosfera con l'esibizione alla pertica aerea dell'ucraino Andrey Iyamin. La sua performance, accompagnata da una musica lenta, consente di mettere in evidenza una struttura fisica ed una forza notevole.Sempre ucraino è Vitalii Ostroverkhov, in arte “Vito Golf Player”, che presenta un numero abbastanza inedito con una serie di esercizi con tutto ciò che è inerente al golf: equilibri con le mazze, gionglaggio di palline con la bocca e infine andando “a buca” lanciando le palline con la bocca, sino a un piccolo canestro tenuto in equilibrio sulla fronte.
Il sostenuto aereo dei Closing Eyes, formato dai russi Konstantin e Ekaterina Zapashnaya, è l'immagine del festival di quest'anno. Il loro numero appartiene al Bolshoi Circus ed è una delle punte di diamante degli spettacoli di Gia Eradze. Le performance alle cinghie aeree ha una musica accattivante, una bella messa in scena e comprende una serie di trucchi qualitativamente elevati.
Anche i componenti della Anhui Acrobatic Troupe si presentano con una seconda performance (dopo l'equilibrio con le panche di ieri). I dodici artisti si scatenano con salti nei cerchi a varie altezze accompagnati da una coreografia dinamica.
Si conclude così lo spettacolo rosso: entrambi gli show di selezione vedono alla regia un grande Patrick Rosseel.
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