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I CLOWN (reportage 2017): Charlie Rivel

Josep Andreu i Lasserre nacque in Spagna, precisamente a Cubelles nei pressi di Barcellona, il 23 aprile 1896. Durante tutto il corso della sua vita si fece conoscere come Charlie Rivel e diventò uno tra i più famosi clown della storia. I genitori di Charlie erano anch'essi artisti circensi.

Debuttò all'età di 3 anni ed in seguito si esibì con i suoi due fratlli, René e Polo, sotto il nome dei "The Rivels". Negli anni '10 i circhi e gli spettacoli di varietà furono invasi da Charlie Chaplin e dalla sua nuova figura "Charlot", tanté che anche Josep introdusse questa figura nel 1916 per il loro numero al trapezio comico, divenendo "Charlie and the Rivels". Il nome fu scelto in modo semplice: in onore di Chaplin scelse come nome "Charlot", poi divenuto "Charlie", mentre il cognome d'arte fu scelto dopo aver scritto diverse lettere ed aver provato varie sequenze, trovando in "Rivel" la più bella. Da questo momento prese il nome di Charlie Rivel, anche in onore di Chaplin, che un giorno lo incontrerà e gli chiederà "sei tu che imiti me o i che imito te?", sottolineano come tra i due ci fu sempre un grande rispetto reciproco. Rivel partecipò anche a concorsi di sosia di Charlot, vincendone alcuni.
Charlie & The Rivel (1920)

Sulla falsariga dei Fratellini, Charlie e i suoi fratelli studiarono alcuni numeri comici e preferirono il trapezio, proprio ispirandosi ai più famosi artisti francesi citati. Diventarono ben presto tra i clown più bravi e amati: René era il clown bianco, Polo l'augusto e Charlie divenne il secondo augusto. Tra i loro sketch più famosi una reprise con le uova e l'entrée intitolata "The Little Bridge". I loro numeri potevano arrivare anche a 35 minuti e nel circo europeo furono spesso le stelle degli spettacoli. Charlie, proprio come Albert Fratellini, divenne rapidamente la figura centrale del trio e sviluppò un carattere eccentrico con i suoi capelli rossi, un grande naso rosso, una lunga maglietta rossa, le scarpe molto grandi ed un comportamento infantile.

Nel 1930 il trio decise di andare in tournée per un anno in sud America, per far poi ritorno in Europa e, in particolare, in Germania. Negli anni però il rapporto tra i tre si deteriorava, soprattutto grazie alla notorietà di Charlie in confronto ai suoi fratelli. Fu così che nel 1935 Charlie lasciò il trio: i suoi fratelli lo sostituirono e continuarono per anni con i loro numeri ottenendo lo stesso molto successo, lavorando tra gli altri presso il Circo Knie, Pinder, Amar, Scott, Hagenbeck, ecc.
The Rivels al Cirkus Schumann (1928)

Negli anni a seguire vi furono due compagnie di Rivel: la prima era quella originale, mentre la seconda era composta da Charlie Rivel e qualche spalla, rimaste sempre in forma anonima per consentire a Charie di essere la star principale. Lavorò principalmente in Germania, ma anche a Londra, in Scandinavia ed in sud America nel 1936, tornò poi in Germania dove divenne uno tra i più noti intrattenitori negli anni della seconda guerra mondiale, ma questo fu causa di diverse speculazioni che lo tacciarono quale amico di Hitler e dei nazisti: Charlie si è sempre dichiarato come una persona ingenua e non interessata alla politica.

Conclusa la guerra, con la vittoria degli alleati, dovette scappare dalla Germania per rifugiarsi dapprima in Scandinavia, e poi a Parigi presso la sua abitazione. Negli anni del dopoguerra fu evitato da agenti e produttori, per questo motivo cadde in una lunga depressione che lo vide lontano dalle piste fino al 1952.
Negli anni '50 l'idea di un clown-celebrità risultava un'idea del passato, ma nel 1952 Charlie ritorno sulle piste, principalmente in Germania e Scandinavia con un rinnovato successo. Le sue vecchie reprise rivivranno con due nuove spalle (Armand Miehe come contro-augusto e Bernhard Brasso quale bianco), e gli spettacoli furono solo leggermente rivoluzionati: l'inizio si apriva con Charlie, una chitarra ed una sedia, mentre le seguenti reprise furono riprese dal passato, tra cui anche il trapezio comico.

Charlie, fino a quel momento, lavorò principalmente nel nord Europa finché l'impresario spagnolo Juan Carcelle decise di portarlo in Spagna, la sua terra natale, dove però era praticamente sconosciuto. Così nel 1954 Carcelle fece di Charlie una delle star del suo "Circo Price Spanish Tour" ed in pochi anni divenne una star nazionale, vincendo vari premi in Spagna, Germania e Scandinava. La televisione spagnola dedicò un programma televisivo a lui nel 1962, la sua città natale (Cubelles) gli dedicò una strada e il regista spagnolo Manuel Esteba lo fece recitare nel film che parla di se stesso, intitolato "The Clown Apprentice" (1968).
Charlie Rivel sulla copertina di "Der Spiegel" (1953)

Col passare degli anni Charlie si divise dalle reprise ideate insieme al trio e così non portò più in scena il trapezio, concentrandosi principalmente sul suo ruolo da solista: i suoi cavalli di battaglia furono quindi l'apertura con sedia e chitarra e la parodia di una diva dell'opera, tant'è che questi pezzi diventarono dei classici della clownerie, definiti capolavori difficili da replicare. Nel 1960 il Cirque Medrano creò un programma natalizio intitolato "A Clown's Dream" ("Il sogno di un Clown") che vide in pista Charlie: fu un ritorno trionfale davanti al pubblico parigino.

Nel 1971 pubblicò in Danimarca la sua autobiografia, tradotta subito in diverse lingue. L'anno seguente apparve come se stesso nel film "I clown" di Federico Fellini, mentre nel 1974 partecipò alla prima edizione del Festival del Circo di Monte-Carlo, dove vinse il clown d'oro (all'età di 78 anni): come lui solo altri tre clown lo vinsero (Oleg Popov, David Larible e Fumagalli). Negli anni seguenti la sua carriera andò verso la conclusione: lavorò ancora per diversi rinomati complessi europei (Krone-Bau, Madrid's Circo Price, Schuhmann, Benneweis).
La statua dedicata a Charlie Rivel a Barcellona

Nel 1979 suo figlio Juanito lavorò per il Circo Knie (CH) dove portò in pista, assieme a Gaston e Rolf Knie, la reprise storica dei "The Rivels" intitolata "The little Bridge". Nel 1982 Charlie Rivel accettò di esibirsi a Madrid con il famoso "Circo de Los Muchachos", circo per bambini dove gli interpreti sono orfani. Questa fu la sua ultima esibizione pubblica. Josep Andreu i Lasserre morì il 26 luglio 1983 e a lui sono dedicate tre statue a Monaco di Baviera, Barcellona e Cubelles.
Rivel in una delle sue più famose reprise

Prossimo reportage (serie estiva 2017):
Oleg Popov - domenica 16 luglio 2017

Questo e tutti gli altri Reportage della nostra serie estiva 2017 intitolata "I Clown" Ã¨ visibile nell'omonima pagina, rintracciabile in alto al nostro sito oppure cliccando QUI!!
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